Che Natale triste si prospetta per Theodore. Una Vigilia solitaria, con i genitori ancora a lavoro, la babysitter che si è addormentata con la testa appoggiata sul tavolo della cucina e uno scatolone pieno di addobbi vecchi e mezzi rotti.
L’albero di Natale, spoglio e con le luci che non si accendono, è una vera desolazione, così come i buoni regalo lasciati per terra al posto dei doni.
Troppo impegnati i suoi genitori per pensare ai regali. Troppo impegnati per pensare agli addobbi. Troppo impegnati per pensare che il loro unico bambino sta trascorrendo da solo anche il giorno di Natale (per giunta in una casa fredda, visto che il pulsante per accendere il riscaldamento è troppo alto e lui non ci arriva).
Il Natale di Theo
Katherine Rundell, Emily Sutton, traduzione di Mara Pace, Rizzoli, 2017
Nella scatola che contiene palline sbeccate e decorazioni rovinate, Theo trova quattro addobbi diversi da tutti gli altri: un cavallo a dondolo, un pettirosso, un soldatino di stagno con il tamburo e un angioletto femmina. Anche loro sono scoloriti e portano addosso i segni del tempo, ma conservano un “luccichio” che li rende più interessanti agli occhi del bambino. Loro quattro non possono mancare sull’albero.
Non voglio stare solo, abbandonato da tutti. Voglio qualcuno che stia qui con me. Voglio essere “sbandonato”. Pensa con intensità Theodore, mentre fuori dalla finestra scorge la scia di una stella cadente e si affretta a esprimere il suo desiderio.
Ma chi vorrebbe Theo lì con sé? Di certo al bambino mancano la mamma e il papà. E magari vorrebbe la compagnia di parenti e amici con cui giocare e condividere la gioia dell’attesa. Non si aspetta di certo che la stella stia per esaudire la sua richiesta in un modo… magico.
E invece ecco risvegliarsi e scendere dall’albero il soldatino di stagno, l’angioletto, il pettirosso e il cavallino a dondolo. I quattro addobbi si muovono e parlano persino! Diventano “vivi” per fare compagnia al bambino che, superata l’incredulità, è felicissimo di fare la loro conoscenza.
La serata si tinge di meraviglia e avventura, di scoperte e momenti indimenticabili. Un sogno a occhi aperti che continuerà a propagare i suoi benefici effetti l’indomani e ancora a lungo, riportando il sorriso sul volto del bambino, riportando calore nel suo cuore e spazzando via il senso di abbandono che aveva provato.
Un lungo racconto di Natale dal sapore classico e il ritmo lento, morbido, riposante, che si snoda lungo 60 pagine arricchite da illustrazioni raffinate, realistiche, minuziose, realizzate dalla bravissima Emily Sutton.
Una storia per emozionarsi e sognare, con un finale che non ci si aspetta, e che richiede una lettura attenta e prolungata, per bambini e bambine già avviati nel cammino di lettori (dagli 8 anni).
- Katherine Rundell
- Editore: Rizzoli
- Copertina rigida: 66 pagine
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