La tigre azzurra si riposa nella nostra libreria da più di un anno e ora finalmente si è risvegliata e ruggisce.
Metafore a parte, complice l’atmosfera natalizia, che ci spinge a preferire libri grondanti di magia ed eventi straordinari, da alcune settimane questa lieta storia notturna che racconta l’incontro tra una bambina e una tigre delle nuvole, è diventata protagonista delle nostre letture serali.
La tigre azzurra
Nicolas Barreau, illustrazioni di Simona Mulazzani, traduzione di Monica Pesetti, Feltrinelli Kids, 2016 Età di lettura consigliata: dai 5 anni
Il testo è tratto da un romanzo uscito nel 2015 per Feltrinelli dell’autore francese Nicolas Barreau (Parigi è sempre una buona idea) ed è accompagnato dalle vellutate illustrazioni di Simona Mulazzani, il cui stile pastoso, colorato, evocativo, è perfetto per rappresentare luoghi e immaginari fiabeschi.
Héloise ha otto anni, una fantasia sfrenata e un amore sincero verso la natura, i giardini, i roseti. Il giorno del suo compleanno, mentre è in gita con la scuola al bellissimo parco Bois de Boulogne, realizza con gli acquerelli il disegno di una magnifica tigre azzurra con le strisce d’argento e gli occhi blu.
Mentre i compagni si prendono gioco di lei, perché le tigri sono gialle con le strisce nere, e la maestra si mostra scettica perché non esistono tigri così, la bambina chiarisce timidamente che si tratta di una tigre delle nuvole e rimane convinta della sua idea.
Dopo cena, finita la giornata di festa, Héloise è in camera sua quando si accorge di aver dimenticato al parco la borsa di tela con i colori e il disegno della tigre. Disperata decide di calarsi di nascosto dalla finestra e di andare a recuperarli, ma arrivata sul posto scopre con dispiacere che il disegno è sparito.
Ed è allora che avviene l’incontro magico e meraviglioso:
Un fruscio, un tramestio, un calpestio ed Heloise se la trovò davanti. Una tigre azzurra con le strisce d’argento, uguale a quella che aveva disegnato.
Solo che è molto più grande. E parla. E si mostra subito gentile e innocua.
La bambina nota che ha una zampa ferita a causa di una spina e con prontezza l’aiuta a sfilarla via. Poi le passa intorno una fascia bianca macchiata di colore e dopo aver scambiato con la fantastica creatura alcune parole e averla conosciuta meglio, le sale in groppa e inizia a volare, sorvolando i tetti della città, le luci sfavillanti, gli alberi scuri del parco. Che avventura sensazionale! Dall’alto tutto è diverso. Tutto le sembra magnifico.
La tigre la rassicura, le infonde coraggio, si mostra buona e saggia. Un’amica che non giudica e che conosce le cose del mondo.
Il ricordo di questa notte incredibile rimarrà impresso nella mente della bambina a lungo. E anche se nessuno le crederà, o perlomeno nessun adulto, Héloise sa di aver imparato tanto, soprattutto a fidarsi delle sue sensazioni e ad ascoltare ciò che le suggerisce il suo cuore.
Una storia a lieto fine che procede lentamente, con un andamento piano e un alone di mistero e soprannaturale che si respira sin dalle prime pagine. L’arrivo della tigre magica e il suo essere dispensatrice di consigli di vita potrà ricordare tanti altri personaggi appartenenti all’universo fiabesco e far sentire i bambini piacevolmente a “casa”. Una storia che culla e fa sognare; una fiaba gentile e poetica sul potere della fantasia.
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