di Alessandra Bonizzoni
Attenzione, la lettura di questo albo è riservata ad un pubblico di soli bambini, perché contiene informazioni riservate e destinate solo ai più piccoli o, eventualmente, ad adulti che siano rimasti un po’ bambini e abbiano mantenuto una buona dose di ironia, voglia di giocare e di prendersi in giro. Si astengano tutti gli altri!
Ti sfido a non sbadigliare
Hélène Boudureau, Serge Bloch, trad. di Maria Pia Secciani, Edizioni Clichy, 2016
Età di lettura consigliata: dai 4 anni
Ti sfido a non sbadigliare offre utili segreti per ingannare mamma e papà e posticipare il momento della nanna.
Gli sbadigli sono furbi.
Ti colgono di sorpresa quando meno te lo aspetti.
Ti stai facendo i fatti tuoi e in men che non si dica, ti ritrovi con le coperte rimboccate.
Quando sei lì, a letto, è risaputo, non c’è ritorno, e devi dormire, quindi è necessario capire come ci sei finito e come evitare, per la volta successiva, la rapida successione di sbadiglio, pigiama, storia della buonanotte, ninnananna, bacino della buonanotte, coperte rimboccate e luce spenta.
Tutto in poco tempo e neanche avevi pensato di aver sonno! Tu volevi ancora giocare!
Prima cosa, il titolo lo suggerisce chiaramente, non bisogna sbadigliare. Mai.
Non si spiega, ma per l’adulto sbadiglio è sinonimo di sonno e non puoi accampare scuse, inutile stare a raccontare dell’ultima impresa che stavi affrontando con il tuo peluche preferito, non ti credono. Secondo loro tutto si rimanda a domani.
Come evitare lo sbadiglio?
Innanzitutto bisogna tener presente:
Gli sbadigli sono come il raffreddore. Si attaccano!
Pertanto, se vedi qualcuno pronto allo sbadiglio
Guarda da un’altra parte.
Poi evita accuratamente:
pupazzetti da abbracciare, pigiamini confortevoli e la tua copertina preferita,
storie della buonanotte che parlano di cuccioli sonnacchiosi, tipo tigrotti che si stiracchiano inarcando la schiena, strizzando gli occhi e arricciando la lingua.
E’ risaputo inducano il sonno e la voglia di coccole.
Se, nonostante tutti questi consigli, ti sembra di non trattenere uno sbadiglio non devi aspettare neanche un minuto e mettiti una mano davanti alla bocca e tienila chiusa per non farlo uscire.
Altrimenti, altrimenti se ti ritrovi a stiracchiare le braccia, strizzare gli occhi, spalancare la bocca, arricciare la lingua e ti scappa uno sbadiglio beh sai già come va a finire…
Cari lettori e cari genitori, questo è il classico albo che i bambini vi chiederanno di ripetere più e più volte ma, sono certa, lo farete volentieri perché basta seguire semplicemente il testo ritmato, aggiungere la giusta intonazione, magari imitare le buffissime espressioni del piccolo protagonista, e il divertimento è assicurato.
L’inconfondibile tratto – volutamente e apparentemente semplice – di Serge Bloch, prolifico illustratore francese, si adatta perfettamente alla narrazione rapida e ironica dell’autrice Hélène Boudureau. Quanto a lei, date uno sguardo al suo sito e non vi stupirete di come sia riuscita a scrivere un albo così vicino a sentire di un bambino.
Il primo approccio a questo albo è di simpatia, ruba un sorriso. Io l’avevo tra i miei albi da un po’, ma l’ho finalmente sfogliato con calma allo stand milanese della fiera Tempodilibri, dove ho goduto del clima di questo editore toscano, tutto di classe, dalla scelta di uno stand raccolto che ti fa sentire a casa, alla grafica del catalogo sino, naturalmente, alla produzione editoriale.
Le edizioni Clichy si caratterizzano per un’evidente francofilia, tanto che anche i titoli delle collane richiamano direttamente luoghi di Parigi: Gare du Nord, Beaubourg, Bastille, Père Lachaise, Rive Gauche, Sorbonne e Carrousel, che dà il nome alla collana per ragazzi, di cui fa parte anche Ti sfido a non sbadigliare. Una collana che comprende albi scritti e disegnati da artisti, tra i migliori del panorama internazionale, scelti in base allo stile inconsueto, originale e graffiante senza perdere fascino e qualità.
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